Ginepro (Juniperus oxicedrus L.) Famiglia: Cupressaceae

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Ginepro (Juniperus oxicedrus L.) Famiglia: Cupressaceae

Descrizione: Arbusto o alberello dioico (piante con fiori solo maschili e piante con fiori esclusivamente femminili), alto fino a 8 metri, con chioma ampia di colore azzurrognolo, Il ginepro è pianta molto longeva ma ad accrescimento lentissimo. Gli aghi, riuniti in gruppi di tre, sono lunghi fino a 2,5 centimetri, con due striature biancastre sulla pagina superiore, separate dalla nervatura mediana. I fiori non sono appariscenti, posti all’ascella delle foglie, e i frutti hanno forma di bacca (galbuli o “coccole”, da cui il nome comune di ginepro coccolone), ed impiegano due anni a maturare; dapprima hanno colore verde per poi assumere a maturità un colore rosso-bruno lucente. Fiorisce da gennaio a maggio a seconda delle zone e i frutti maturano in autunno. La propagazione della specie avviene ad opera degli uccelli che si nutrono delle “coccole”.

Habitat e Ecologia: Questa pianta vegeta nelle macchie e garighe dell’area mediterranea spingendosi anche fino a 1000 metri di altitudine nelle montagne meridionali. Resiste molto bene all’irraggiamento solare, alla siccità, ai venti ed anche alla salsedine. A Palagianello il ginepro è presente sporadicamente sul fondo della gravina è più diffuso, associato alle altre piante tipiche della macchia mediterranea, sul margine superiore della gravina in direzione di Mottola. Le piante presenti sono allo stato arbustivo.

Usi e Etnobotanica: Il nome oxycedrus deriva dal greco, da oxys che vuol dire pungente e kedros che significa ginepro. Il legno, duro, compatto e incorruttibile, era utilizzato per lavori di intarsio, oltre che per la costruzione di solai e di imbarcazioni. Nel Medioevo le sue bacche avevano fama di operare guarigioni miracolose; oggi vengono usate come diuretico e aperitivo e costruiscono l’elemento base  nella preparazione di liquori. Dal legno si estrae un olio (olio di Cadè) usato tradizionalmente per trattare alcune dermatosi della pelle.