Mirto (Myrtus communis L.) Famiglia: Myrtaceae

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Mirto (Myrtus communis L.) Famiglia: Myrtaceae

 

Descrizione: Il mirto è un arbusto sempreverde, alto fino a 3-4 metri, densamente ramificato. La corteccia è rossastra, poi grigia, sottile desquamante. Le foglie sono semplici, opposte, ellittiche o lanceolate con apici appuntiti, glabre; la pagina superiore è lucida, quella inferiore più opaca e sono ricche di ghiandole aromatiche. I fiori, bianchi e profumati, sono portati da lunghi peduncoli all’ascella delle foglie; hanno cinque petali e numerosi stami prominenti. Il frutto è una bacca nero-cerulea a maturità ,che, se intaccata, emana un intenso aroma; contiene semi piccoli di colore bianco-avorio. Fiorisce da maggio a luglio e matura i frutti a ottobre-novembre.

Habitat e Ecologia: Eliofila e termofila, il mirto vive sul qualsiasi tipo di substrato ed è tipico componente della macchia mediterranea, anche vicino al mare. A Palagianello è presente all’interno della macchia mediterranea sui versanti soleggiati e all’interno della pineta rada.

Usi e Etnobotanica: Il mirto era una pianta sacra a Venere ed era considerata, dai Greci e dai Romani, simbolo di onore, di bellezza e di gloria eroica. Gli antichi Romani ne ricavavano un vino (myrtites) e utilizzavano i frutti al posto del pepe. Con il cristianesimo la pianta diventa propiziatrice per l’abitazione degli sposi. Il mirto, ed in particolare le foglie, venivano utilizzate nella medicina tradizionale per curare le malattie dell’apparato respiratorio e di quello urinario, grazie alle proprietà espettoranti, astringenti, balsamiche e rinfrescanti. Un tempo dalla distillazione dei fiori si otteneva la cosiddetta “acqua degli angeli”, usata come cosmetico. Dall’infusione delle bacche mature e dei germogli si ottiene un liquore digestivo e le bacche sono utilizzate anche per aromatizzare gli arrosti. Le radici e la corteccia si utilizzano per la concia delle pelli, alle quali conferiscono, tra l’altro, un particolare aroma. Il legno, molto duro, è ottimo per lavori al tornio.