Campanula è il termine antico di derivazione volgare poi utilizzato dal botanico belga di Dodoeus (1517 – 1585). L’epiteto della specie deriva dal latino e significa ” variopinto – screziato ” probabilmente per le macchie presenti alla base della corolla.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, fogliosa fino all’altezza dell’infiorescenza. Fusto robusto, eretto-ascendente o prostrato, ramificato e talvolta semplice.
Foglie basali alterne, lungamente picciolate, coriacee, di forma ovato-cordata e con margine crenato o dentato; Infiorescenza a pannocchia, breve, densa e compatta; calice con 5 denti finemente lanceolati. Corolla gamopetala (petali saldati nella parte basale), di forma campanulata aperta, con lobi ovali-bislunghi, di colore azzurro chiaro (raramente bianca) e con 5 macchie più scure poste alla sua base. Stami 5, su peduncoli allargati. Il frutto è una capsula eretta.
Usi e proprietà: Le sue giovani foglie, ricche di vitamina C, vengono utilizzate per insalata cruda o come misticanza in quelle cotte.