Fillirea (Phillyrea latifolia) Famiglia: Oleaceae

Campanula pugliese (Campanula versicolor) Famiglia: Campanulaceae
Ottobre 14, 2019
Rosa canina (Rosa canina) Famiglia: Rosaceae
Ottobre 14, 2019

Fillirea (Phillyrea latifolia) Famiglia: Oleaceae

Il nome del genere deriva dal greco “philyra” forse composta da “philos”, amico e “hyron”, lo sciame delle api e anche l’alveare. Il termine “philyra” venne usato da Dioscoride per designare piante del genere Tilia. Successivamente Teofrasto utilizzò il termine “philyrea” per designare una specie del genere Phillyrea. Il nome specifico deriva da latino “latus”, largo e “folium”, foglia, perché è quella, delle due specie del genere, a foglie più larghe.

Descrizione: Arbusto o piccolo albero sempreverde, densamente ramificato, con corteccia liscia di colore grigio pallido. Le foglie, opposte e coriacee, verdi su entrambi le pagine anche se più lucide in quella superiore e più opache in quelle inferiore, hanno forma ovato-lanceolata, con margine variabile da intero a seghettato secondo delle piante. I fiori, piccoli e di colore bianco-verdastro o giallastro, si sviluppano alle ascelle delle foglie. I frutti sono drupe (bacche) carnose, piccole e tondeggianti, che da porpora diventano nere a maturazione e contengono un solo seme di forma ovoidale. Le bacche sono molto appetite dagli uccelli. Fiorisce da marzo a maggio e i frutti maturano da ottobre a dicembre.

Proprietà e usi: Le foglie contengono un glucoside (fillirrina) con proprietà tonico-astringenti e diuretiche se usate sotto forma di decotto o tintura e hanno noti effetti antinfiammatori e contengono flavonoidi.

Il legno è utilizzato come combustibile di buona qualità, dando un ottimo carbone.